PIZZERIA

PIZZERIA




MATERIE PRIME


Da sempre la nostra filosofia ci tiene legati alla qualità e al giusto nutrimento.

La Mandragola cerca nel suo piccolo di offrire ai clienti una pizza elaborata, seguendo i criteri più semplici e genuini che abbiamo rintracciato nella stagionalità dei prodotti e nell’origine degli stessi. Le nostre ricerche si sono concentrate sull’’utilizzo di fermenti, lieviti ed enzimi, sulla scelta di farine dai tagli idonei, sugli ingredienti finali, che devono avere, nel loro complesso, rispetto per le richieste organolettiche e la genuinità, per favorire al meglio la corretta alimentazione.

Il nostro impasto è il risultato di INGREDIENTI DI QUALITÁ come un'ottima farina, sale dolce di Cervia, olio italiano 100% extravergine di oliva e lievito madre autoprodotto (dal 2010). Inoltre tra gli ingredienti che utilizziamo ricordiamo alcune eccellenze come prosciutto crudo nostrano al sale di Cervia, salsiccia, coppa e ciccioli nostrani senza conservanti dell'azienda agricola Ravaglia (Cusercoli), pomodoro 100% italiano, mozzarella di bufala campana e gorgonzola DOP, acciughe del mediterraneo, olive italiane e prosciutto cotto coscia intera.


LAVORAZIONI


La panificazione è di per sé un mondo affascinante pieno di caratteristiche e processi, con una forte natura simbolica: dalla scelta del grano e delle farine, alla loro percentuale in un impasto, al diverso criterio di lavorazione a seconda del tipo di grano o taglio.

Non di meno le altre fasi di preparazione, maturazione, fermentazione, preparazione finale, e la stessa cottura del prodotto, sono azioni che rivelano come ogni singolo particolare contribuisca alla composizione del prodotto finale, destinato ad essere, prima di tutto, un nutrimento.

Con la nostra lavorazione scegliendo di utilizzare solo lievito naturale auto prodotto cerchiamo di curare l’intero processo di fermentazione. Lavorando prodotti stagionali laddove possibile, coltivati vicino a noi, possiamo esaltare al meglio sapori e profumi, prendendoci cura, al contempo, del gusto e della nostra terra.


RESPONSABILITÀ


Sano è bello, sano è buono, così, buono è bello, cerca di essere anche il prodotto che noi somministriamo: la Pizza.

Questo prodotto ha una sua precisa vocazione, per sua stessa natura è popolare e aperta, in continuo divenire, prestandosi e offrendo risultati sempre interessanti. Per queste ragioni, la nostra responsabilità risiede nell’eseguire un lavoro con la consapevolezza che lo stiamo imparando, prima di tutto dai nostri clienti, mantenendo per noi la responsabilità dell’interpretazione dei loro suggerimenti.

Per quanto ci è possibile, teniamo a sposare questa filosofia persuasi che non debba forzosamente seguire un rincaro nei prezzi, troppo spesso volto in maniera strumentalmente economica a strutturare nel pubblico l’idea che sano vuol dire costoso.

Negli anni, a La Mandragola abbiamo aderito a diverse campagne con la volontà di offrire ai clienti un messaggio di impegno verso le materie prime che usiamo, del territorio che abitiamo e delle tante realtà che lo rendono vivo.

La Mandragola sostiene il Comitato dei Genitori di Meldola; siamo un locale convenzionato, con sconto del 10%, con l’ Associazione Amici di Marco; abbiamo scelto di devolvere i soldi dei laboratori fatti in Piazza al reparto oncologico pediatrico di Cesena; nel nostro locale troverete una scelta di prodotti di Altro Mercato; in cucina prediligiamo il km0 alla grande distribuzione.

Da noi, non troverete Slot Machine perché da tempo abbiamo aderito alla Campagna No Slot nei pubblici esercizi: al posto delle Slot abbiamo allestito uno spazio con libri e riviste, perché crediamo che anche il tempo di attesa di una pizza debba essere speso con piacere.

Non utilizziamo tonno in scatola sia per i pericolosi livelli di mercurio contenuti nella maggior parte di esso, sia per una scelta di salvaguardia ambientale (il tonno è oggetto di una pesca eccessiva e indiscriminata che mina la salvaguardia della specie e l'intero ecosistema marino).

Infine, da diverso tempo abbiamo sposato la Campagna Mare Vivo, eliminando l’uso di qualsiasi cannuccia di plastica.


MENÙ



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Dal menù digitale è possibile creare una lista con le pizze desiderate ma non è possibile effettuare l'ordinazione tramite esso.
L' ordine vero e proprio verrà preso dal personale sul posto o al telefono


ORIGINE DE "LA MANDRAGOLA" E DEL NOSTRO NOME


La Mandragola è una pianta di alto valore simbolico. La sua radice ramificata ricorda una figura umana; fino all’ epoca moderna fu tenuta in grande considerazione come gnomo portafortuna.

Stando alla dottrina tradizionale delle segnature (secondo cui i contrassegni esterni rimandano alla virtù terapeutica) essa porta la segnatura divina – in un certo qual modo una naturale istruzione per l’uso – dell’“uomo totale”; veniva perciò considerata come una sorta di panacea. Effettivamente questa pianta contiene diverse sostanze tossiche che possono causare allucinazioni, ma ha anche un ruolo importante nella formulazione di unguenti medicamentosi; quindi veniva temuta e venerata allo stesso tempo per questa sua efficacia magica.

Ad essa venivano attribuite anche virtù afrodisiache, evocate anche dalla sua forma che ricorda gli organi sessuali. Il maschile con la radice imita talvolta un tronco umano con le gambe mentre il femminile con l’altra radice sembra che contenga una specie di cavità, infine i frutti sferici, appuntiti alla sommità, simboleggerebbero le mammelle…

LA MANDRAGOLA E L' ELEFANTE


La Mandragola appare nel primo bestiario della nostra era, Il Fisiologo, scritto fra il II e il V secolo: Esiste nei monti un animale detto Elefante. In questo animale non c’è brama di congiungimento carnale; quando vuol generare dei figli, si reca in Oriente, vicino al paradiso. Ivi si trova un albero detto mandragola. Vanno dunque la femmina e il maschio e la femmina coglie per prima il frutto dell’ albero e ne porge anche al maschio, lo alletta affinchè questi ne prenda. Dopo aver mangiato, il maschio si avvicina alla femmina e si congiunge ad essa la quale subito concepisce nel ventre.
Quando giunge l’epoca in cui deve partorire, la femmina va in uno stagno d’acqua, vi entra fino a che l’acqua non le giunge alle mammelle e in tal modo partorisce suo figlio sull’ acqua; quest’ultimo le sale sulle ginocchia e succhia il “seno”. Mentre la femmina partorisce, l’ Elefante la protegge dal serpente poichè il Serpente è nemico dell’Elefante. Quando l’Elefante trova il Serpente, lo calpesta e lo uccide. La natura dell’Elefante è questa: se cade non è in grado di rialzarsi perchè non ha giunture nelle ginocchia. E in che modo cade? Quando vuol dormire si appoggia ad un albero e si addormenta. I cacciatori che conoscono la natura dell’Elefante, vanno a segare parzialmente l’albero. L’animale viene cosi’ ad appoggiarvisi e cade insieme all’albero.

Comincia a mandare alti barriti cosicchè un altro elefante che lo sente venga a soccorrerlo. L’altro elefante non è in grado però di sollevarlo e si mettono quindi a barrire entrambi. Arrivano altri dodici elefanti ma non riescono a sollevare quello caduto. Allora si mettono tutti a barrire. Dopo di tutti, arriva un piccolo elefante che pone, sotto l’elefante caduto, la sua proboscide e lo solleva. La natura del Piccolo Elefante è questa: se bruci i suoi piedi o le sue ossa in un luogo, ivi non penetra alcuno spirito malvagio, ne alcun Drago ne alcun male.

L’elefante e la sua femmina sono dunque immagini di Adamo ed Eva: quando erano nelle delizie del Paradiso, prima della trasgressione non conoscevano l’unione carnale e non pensavano all’ accoppiamento. Quando la donna ha mangiato il frutto dell’albero – la spirituale mandragola – e ne ha dato anche all’uomo, anche Adamo ha conosciuto la donna e ha generato Caino sopra le acque malefiche (…) E’ dunque venuto il grande Elefante – la legge – e non è stato in grado di sollevarlo; poi sono venuti i dodici elefanti – la schiera dei profeti – e neanche loro sono stati capaci di risollevare l’uomo caduto; dopo tutti è venuto il santo elefante spirituale e ha sollevato l’ uomo da terra.
Il Fisiologo A cura di Francesco Zambon

La Mandragola dunque ha assunto diverse valenze, a seconda delle storiche e dei sostrati ideologico-culturali. Anche negli anni ’30 del ‘900 tale mitologia collettiva è rivissuta nel fumetto americano di “Mandrake” (Mandragola).